Consigli nell’acquisto di una chitarra elettrica

La chitarra, l’amplificatore il distorsore e i cavi

La chitarra elettrica
La chitarra elettrica

Se avete deciso di acquistare una chitarra elettrica innanzitutto dovrete pensare di procurare, insieme ad essa, anche l’amplificatore per poterla sentire. La chitarra elettrica è praticamente muta!

Infatti il nostro orecchio deve fare sforzi enormi per riuscire a distinguerne note ed accordi. Per cui, il pensare di comprarla rimandando a più tardi l’acquisto dell’amplificatore non ha senso.

Non solo: quando uno preferisce una chitarra elettrica a quella classica, quasi certamente, è attratto dalle moltitudini delle graffianti rock-sonority. Quindi non vede l’ora di poter fare assoli, riff, power chords ed atro ancora.

Per tal motivo, dovrà acquistare non solo l’amplificatore ma assicurarsi che sia munito della scheda di distorsione.

Quindi, nell’acquisto della chitarra elettrica, ricordiamoci di aggiungere quelle 100-150 euro per un amplificatore casalingo (esistono anche a meno di 100 euro ma la cosa è sconsigliabile) con distorsore. Occorrono almeno due buoi cavi con i quali collegare la chitarra.

Perché due cavi e non uno? Molto spesso ci si accorge è proprio il cavo a tradirci nei momenti meno opportuni. Generalmente si tratta di interruzioni sulle saldature dei jack o addirittura dei corti circuiti dentro gli stessi.

Anche il novello chitarrista deve, perciò, imparare a smontarli e metterci mano. Spesso, anche con il “fai da te” si riesce a risolvere le più svariate problematiche relative ai cavi.

Sulla fascia di prezzo descritta, si trovano moltissimi amplificatori intorno 10-20 watt di potenza. Sono più che sufficienti per un uso casalingo e non solo perché, se alzati di volume, potrebbero creare il panico in tutto il vicinato.

Inoltre, studiando in un locale abbastanza isolato lo stesso amplificatore da 100 euro riesce a non farsi coprire dalla rumorosa batteria del compagno di suono.

Una chitarra elettrica per il ritmo o per gli assoli?

Acquistare una chitarra elettrica:

La chitarra acustica
La chitarra acustica

Sfatiamo la comune diceria che esistano chitarre elettriche costruite appositamente per la ritmica ed altre per eseguire melodie, o quegli articolatissimi assoli che spesso sentiamo da navigati chitarristi.

Ebbene! In commercio si possono trovare solo ottime, buone, andanti o pessime chitarre. Molto spesso però il novello chitarrista viene ingannato dalle accattivanti forme e dalla coloristica senza badare invece alla qualità.

Aggiungerei anche che, sia le ottime che le pessime chitarre, possono a loro volta essere catalogate in due sole categorie: quelle accattivanti quelle da scartare alla sola vista.

Per quanto detto sopra bisogna fare molta attenzione perché un incrocio fra forma accattivante e scarsa qualità potrebbe compromettere la buona riuscita dell’acquisto. L’inverso potrebbe allontanarci, invece, da un ottimo acquisto.

Una classica chitarra elettrica

Talvolta non si riesce proprio a capire quale sia stata la scintilla che ci abbia portato a preferire la chitarra elettrica su tutte le altre: forse l’heavy metal!

In tal caso potremo essere invogliati ad acquistare una chitarra elettrica dalle spiccate forme esotiche, quelle che spesso vediamo in televisione, al collo di grandi chitarristi metal e trash, con spigoli che spesso impediscono una corretta posizione dello stesso strumento.

Allontaniamo dalla mente questi modelli, senza neanche pensare che spesso possono avere prezzi astronomici. Vanno bene per band di grido per esibirsi in modo stravagante, su palcoscenici pieni di fumi, bizzarre illuminazioni ricche di cromatismo e con alle spalle potentissimi amplificatori.

L’avere al collo una chitarra di quelle fatte però non è soltanto scomodo per suonarle in piedi ma soprattutto ingombrante per usarla da seduti. Infatti è da seduti che il musicista di chitarra elettrica passa la maggior parte del tempo con gli esercizi e lezioni.

Altre chitarre hanno, invece, dimensioni spropositate con custodie che sono veri e propri scatoloni. Cercarne di più maneggevoli non è certamente è una grande impresa! Meglio la semplicità!

Domanda a bruciapelo con risposta in fondo alla pagina: che differenza c’è tra un manico di chitarra classica e un manico di chitarra elettrica?

Non entrare da solo nel negozio

Come già raccomandato per l’acquisto della chitarra classica, anche nell’acquistare una chitarra elettrica occorre l’aiuto di un nostro amico esperto.

Ci sono aspetti tecnici da prendere in seria considerazione (ad esempio la regolarità e curvatura del manico, la risonanza del complesso dei componenti, la presenza di note schiacciate su alcuni tasti ed altro) che un principiante al suo primo acquisto non può assolutamente cogliere.

Anzi, potrebbe succedere l’inverso e cioè che l’ottimo strumento in sua analisi rispecchi fedelmente la sua imperizia e risponda con suoni incerti, o addirittura sgradevoli.

Entrare in un negozio con un amico chitarrista veramente capace e competente in materia è cosa da cui non prescindere. Magari scegliamo lo stesso nostro insegnante di musica ricompensandogli lo scomodo con il costo di una o due  lezioni di chitarra.

Il maestro ci aiuterà a capire se le chitarre da noi scelte siano, o no, di ottima costituzione indirizzandoci sulle varie fasce di qualità, lasciando solo a noi soltanto la responsabilità della scelta.

È bene non farsi condizionare da chi non è del ramo

Quando si è decisi ad acquistare una chitarra elettrica, mai farsi consigliare da parenti, amici e conoscenti che non masticano la musica. Tuttavia molto spesso i negozianti, o componenti di band musicali a noi vicini, ci propongono chitarre che gli stanno sullo stomaco facendocele vedere come imperdibili occasioni.

Valutiamo bene questi tipi di offerte che generalmente non coincidono affatto con i nostri gusti e, spesso, neanche come affini al genere di musica che più amiamo. Talvolta può andare bene ma generalmente si potrebbe andare incontro ad un clamoroso fiasco.

Avere tra le mani una chitarra uguale a quella dei nostri beniamini, proprio quella che sentiamo suonare nei CD, e che più amiamo, è uno dei modi più potenti per trovare motivazione nello studio, teorico e pratico, della chitarra.

Naturalmente, come già detto sopra, occorre prima far valutare la nostra scelta da chi ne sa più di noi.

Entrare nel negozio ben preparati

Chi legge questa pagina non è certamente un esperto di chitarra ma, anche se conosce soltanto qualche accordo, deve entrare nel negozio di articoli musicali con qualche giro armonico, o arpeggio (ad esempio quella della Casa del sole) già ben preparati.

Nell’acquistare una chitarra elettrica è bene mettersi in condizione di saper suonare in modo ottimale il pezzo assimilato, così da percepire chiaramente le minime differenze tra i vari strumenti che ci vengono proposti e che ci passano sotto mano.

Osservare attentamente quella da cui esce un suono migliore, la cui tastiera viene percorsa con meno fatica, quella che più agevole nell’essere maneggiata sotto tutti i punti di vista.

Scegliere una chitarra elettrica che bene si sposi con la nostra struttura

Chi ha un fisico esile e delicato ha bisogno di una chitarra assai leggera e poco ingombrante, a differenza di chi ha una struttura corpulenta che può permettersi anche chitarre di dimensioni maggiori.

Con la chitarra scelta fra le tante qualcuno un giorno potrà forse formarci una band, a cui seguiranno esibizioni e le immancabili foto e video.

È quindi molto importante acquistare una chitarra che ben si configuri con il nostro fisico e che ci faccia apparire più fichi con lei quando – in posa, aspettando lo scatto – ce la portiamo e stringiamo al petto.

Attenzione ai pick-up

chitarra elettrica
Chitarra elettrica con tre serie di pick-up singoli

Il fievole suono delle corde in oscillazione delle chitarre elettriche viene catturato dai pick-up incastonati nel legno e situati in corrispondenza di ognuna di esse.

Spesso i pick-up sono singoli ed ognuno amplifica la propria corda.

Si possono trovare anche chitarre con un solo pick-up a una bobina (single coil) o a due bobine (humbucker) che le amplificano tutte.

Queste tre grandi categorie comprendono una vastissima varietà di modelli e, quindi, possiamo trovare chitarre elettriche che talvolta ci fanno meravigliare per la loro articolatissima configurazione amplificativa.

Prendiamo per adesso in considerazione il pick-up essenziale, cioè quello posizionato presso il ponte, nella zona dell’attaccatura delle corde. È proprio questo che, almeno nello sconfinato ambito dei rockettari, caratterizza il suono dello strumento.

Insieme a questi si possono trovare altri pick-up che servono a dare una maggior spinta sonora e gestire i vari tipi di distorsione allo scopo di rendere il suono più accattivante.

Senza di essi il compito distorsivo andrebbe a pesare sui pick-up essenziali i quali potrebbero, ad alto volume, creare fastidiosi fischi e pessimi feedback.

Per tal motivo, nell’acquistare una chitarra elettrica, a meno che non si abbia già chiaro il suo funzionamento, dobbiamo tenere presente che lo stesso strumento con tali accessori al ponte (humbucker) offre una vastissima risorsa sonora.

Risposta alla domanda a bruciapelo: rispetto alla chitarra elettrica il manico della chitarra classica è più largo, più corposo, più corto e contiene 19 tasti, mentre il primo ne contiene 22 e può arrivare fino a 24.

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