Effetti emozionali da Pittura di Busonero

Effetti emozionali da Pittura

Le mie pitture

Il colore è forza, potenza e soprattutto bellezza. Esso è la migliore forma di espressione. Il colore mi strappa lacrime di gioia. Il cromatismo stimola le emozioni. La variazione cromatica mi avvince. W il colore.

La potenza di un soffio
La potenza di un soffio

1) Uno struggente bisogno di riportare sulla scheda la sensazione provata, una grande paura di perdere per strada questa emozione! Il frutto informale ed astratto si sta formando sul supporto ed acquista sempre più forza, fino ad uscirne prepotentemente fuori dopo aver squarciato le protezioni con una ventata potente e rumorosa. L’emozione si tramuta in opera d’arte, l’opera d’arte emette un suono ….. questa volta gradevole! Per chi non l’avesse capito … è un potente suono corporale.

Pitture impossibili

Ere
Ere

2) La mia avventura pittorica è parallela al mio stato emotivo. Quando dipingo non ragiono: le mie emozioni guidano la mia mano, i tocchi e le gestualità diventano sempre più spontanei, la mia mente si perde nell’universo, incontra l’infinito e, naufragandovi in pieno, perde il senso del tempo. Gli accostamenti di colore diventano più contrastanti, le forme si perdono, sale l’astratto e, l’informale incombe, il rosso vuole predominare sull’azzurro ma il giallo li sovrasta. Arrivando alla primordialità, sono felice e spensierato.

Metamorfosi
Metamorfosi

3) L’occhio è il principale protagonista delle mie opere. Mi segue ovunque, mi fa compagnia, mi consiglia e mi conforta nei momenti più difficili. Esso rende caratteristici miei lavori. Ogni mio quadro subisce una metamorfosi visiva e strutturale a seconda delle mie emozioni. Anche l’osservatore esterno percepisce tale metamorfosi e vede, in momenti diversi, forme diverse. L’arte informale si controlla da sola. Le forme astratte diventano reali per poi riperdersi nel nulla ...

Altri quadri

Volti
Volti

4) Un leggero cromatismo creato dalla fantasia  guidata da una misteriosa onda elettromagnetica che agisce in modo ininterrotto nella mia mente. Questa onda elettromagnetica è la linfa vitale della mia anima, è la vita, è il colore. Il volto prende forma poi si perde nell’informale, si inverte, si divide in tanti volti per farne uno grande e rovesciato. La materia astratta diventa solida e penetrante….. ma non ho paura nonostante che l’esplosione del cromatismo colpisca in pieno il mio occhio. Scaricate la foto e capovolgetela!

Occhi che non guardano
Occhi che non guardano

Un pensiero prende forma nella mia mente, mi scuote, mi incita, mi infuoca! Prendo il pennello, cerco i colori più vivi ma mentre faccio questa semplice operazione l’emozione sparisce! Attendo che ritorni a farsi viva …. non ritorna …. attendo….. mi metto seduto e penso Un occhio mi si spegne, l’altro diventa più vivo: uno guarda, l’altro osserva. Un’onda gigantesca mi travolge ed ecco che nasce l’opera: un paesaggio marino, una gigantesca onda marina dolce e delicata …. e gli occhi vi naufragano come sotto un morbido ed umido manto.

Contrasti

Contrasti
Contrasti

6) Preparo frettolosamente i colori, le mie mani scivolano nervose nel cassetto che li contiene. Continuo a cercare …. il rosso di cadmio …. il carminio …. non li trovo! Diventa grande l’emozione ansiosa …. diventa sempre più piccola l’emozione da riportare sul supporto e, …… purtroppo non trovo nessun tipo di rosso. Non voglio far sparire il soggetto, ancora con un briciolo di decifrabilità nella mia mente e prendo a caso una manciata di tubetti colorati …. li stappo frettolosamente facendo uscire il colore.

Finalmente riesco a stendere sul supporto la mia emozione che ormai si stava esaurendo …… assumendo chissà quali caratteristiche! Ecco la mia marina, il mio paesaggio marino, ecco il contrasto. L’occhio prende l’espressione derivata dalla sensazione di perdere l’attimo emozionale.  … Ormai il rosso in questa mia opera me lo posso dimenticare!

 Altri dipinti

Il fuoco dei pennuti
Il fuoco dei pennuti

7) Eccolo! l’ho trovato! Accidenti!  Aveva scavalcato un comparto del cassetto ed era caduto a ridosso di esso rendendosi irreperibile. Il rosso! Preparo i colori, mi siedo al tavolo assumendo atteggiamento da grande pittore, prendo in mano il pennello più grande ed inizio a riportare sulla carta il colore. Mi fermo e mi domando cosa stessi facendo …. nessuna risposta!

Riprendo a colorare e di nuovo si ripresenta la stessa domanda. “Stefano cosa stai facendo?” Sento nascere dentro di me una rabbia crescente ed irrefrenabile. Mi accorgo di dipingere l’assurdo! L’assurdo? cosa c’é di più assurdo di un pennuto che sputa fuoco? La mia mano si sblocca iniziando a scorrere da sé, il pennello tocca il supporto con leggerezza e decisione, i colori vengono stesi creando forme mai viste prima. Nasce l’opera, nasce la vita primordiale.

Nasce lo tsunami
Nasce lo tsunami

8) Un torrente in piena colpisce la mia mente. Vi penetra profondamente fino a riempire e comprimere ogni piccolo suo interstizio. Una marea interminabile continua ad entrare nella mia testa senza avere nessuna possibilità di uscita! Entra soltanto!  … entra  … entra portandosi dietro grossi cetacei …. e la mia mente riesce a contenerli tutti. Sento il bisogno di riportare immediatamente questa nuova sensazione sul supporto plastificato e mi accorgo che l’inondazione esce vorticosamente dal pennello. Lo Tsunami è passato! il quadro ha preso forma! L’immagine emozionale è rimasta impressa!

Altri due dipinti

Saggezza
Saggezza

9) L’opera d’arte inizia ad essere viva sulla tela alle sue primissime pennellate. In questa fase, essa può essere amabile o insidiosa. Io l’amo in ogni caso ma non voglio assolutamente esserne dominato. Il profondo della mia mente governa le pennellate, mi fa eseguire gestualità che producono quei tocchi decisi e coraggiosi.

Talvolta mi fermo a riflettere e, osservando l’opera che prende forma, mi accorgo che c’è in essa la volontà di dominarmi ….. sento che mi incita a continuare a dare forme ad una composizione che per puro caso si è avvicinata la realtà. Molto spesso questo incitamento è allettante  …. ma non cedo! La mia emozione non deve essere inquinata! Entra pura sul supporto.

L'aviaria è sotto controllo
L’aviaria è sotto controllo

10) In questo periodo sento spesso parlare di influenza aviaria. Questa è una cosa al di sopra di ogni nostro controllo. Miliardi di uccelli che volano da un continente all’altro non possono assolutamente essere fermati …. e poi …… ne basta uno a diffonderne la malattia. L’uomo è impotente a questa insidia planetaria e nulla può con le proprie risorse.

La mente e la forza fisica:  Intrappolare ed uccidere gli uccelli non servirebbe a nulla. Sarebbe come prenderne una manciata! Sarà invece la natura a ribellarsi ed a contrastarne la diffusione. La difesa globale esiste come è sicuramente esistita la nascita del mondo. Intanto il pennello, governato esclusivamente dalle mie emozioni, scorre libero sul supporto e …….. la mia mente si rilassa! La mano della natura saprà fermare l’avanzata dell’influenza aviaria.

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