Vuoi imparare la chitarra studiandola da solo?

Pagine correlate alla chitarra con il fai da te: Per iniziare con la chitarraConsigli su che chitarra scegliere e studiare

Alcuni consigli a chi vuole intraprendere da solo lo studio della chitarra

Ecco alcuni consigli per apprendere la tecnica di questo meraviglioso strumento.

Anche con il cosiddetto “corso di chitarra studiandola da solo” si può sviluppare un’invidiabile preparazione chitarristica.

La cosa che principalmente occorre è la motivazione, cioè la vera chiave per intraprendere lo studio della chitarra senza l’aiuto fisico di un maestro.

Anche per imparare la chitarra con fai da te occorrerà costanza, caparbietà (detto in senso positivo e quindi rafforzativo) e tanta, tantissima, pazienza. Certamente si incontreranno grandissimi ostacoli ma il consiglio è quello di non gettare mai la spugna, neanche in presenza di forti auto-convincimenti di aver a che fare con blocchi insuperabili.

Qui appresso ecco alcuni consigli per avviarti allo studio della chitarra da semplice autodidatta.

Suona ogni giorno la tua chitarra

Suonare tutti i giorni il nostro strumento ci mantiene costantemente a contatto con ogni sua particolarità, aumentandoci – goccia a goccia – la sensazione di familiarità verso di esso. Occorre farlo tranquillamente, anche quando si ha a disposizione soltanto un misero quarto d’ora.

Suona spesso a rallentamento

Suonare la chitarra molto lentamente serve a migliorare la memorizzazione meccanica nel movimento delle dita. Questo aiuta principalmente allo sviluppo della velocità ed all’ottenimento di suoni di più alta qualità.

Occorre perciò imparare a ripetere con insistenza le varie sequenze verificando che a tale nota corrisponda sempre lo stesso dito. Quindi quando si ripete un passaggio del pezzo da studiare, bisogna fare attenzione che le dita eseguano gli stessi identici passaggi: nel tempo, nel movimento e nella colorazione. Tutto questo non si può ottenere studiando a velocità di esecuzione.

A proposito di quanto detto sopra bisogna tenere presente che le note di una chitarra non sono disposte come quelle di un pianoforte e che un passaggio realizzato ad una specifica tonalità può essere fatto con diversi movimenti e impostazioni (meccanizzabili). Quindi è molto importante scegliere un passaggio, studiarlo nei minimi particolari e ripeterlo fino a quando non si sia accertata la perfetta memorizzazione.

C’è chi studia più tipi di passaggi imparandone l’esecuzione in più posizioni della tastiera. Questo è fortemente consigliato ma bisogna tenere sempre conto che sono cose separate e che, mescolandole, può succedere il caos. Se stai leggendo questo articolo significa che sei un principiante, perciò impara il tuo passaggio in una sola posizione della tastiera … poi ci sarà tempo per passare a studi più sofisticati! La chitarra con il fai da te – soprattutto quella – può nascondere molti trabocchetti.

Usa spesso il metronomo

Il metronomo è uno strumento indispensabile a qualunque musicista ed aiuta ad apprendere la ritmica con più facilità. Naturalmente il principiante, che impara la chitarra con il fai da te, non può pretendere di usarlo nella prima fase dello studio di un brano. Quando si inizia ad assimilare un pezzo dallo spartito, occorre farlo a rallentamento senza rispettare il tempo, apprendendo e memorizzando i vari passaggi del movimento delle dita. Una volta meccanizzate le sequenze e posizioni e le singole alternanze delle dita di entrambe le mani, si potrà (anzi si dovrà) usare il metronomo per educare l’orecchio alla ritmica, che non deve mai essere sottovalutata.

Altro consiglio inerente al sottotitolo è quello di incominciare a battere il piede in coincidenza dei battiti del metronomo. A tal proposito si può scegliere di battere il piede ad ogni battito dello strumento oppure alternandolo. Se si alterna con il “due tempi” lo faremo coincidere con il tempo forte; se si alterna con il “tre tempi” lo faremo coincidere ancora con il tempo forte ma saltando i due tempi deboli. Con il “quattro tempi” ci troveremo di fronte a tre scelte: battere il piede solo sul tempo forte, batterlo sui tempi forte e mezzo forte, batterlo ogni volta.

Suona anche in presenza di altri

Non dico di fare concerti, ma configurarsi progressivamente un micro-pubblico in privato aiuta a fare veri progressi. Questo pubblico, scherzi a parte, può essere fatto anche da una sola persona o dai soli componenti della famiglia, oppure da uno o più amici. Avere davanti degli spettatori ci mette sempre in condizioni di stress, quindi incominciando con un famigliare o con un amico ci abitua gradualmente al contatto con il vero pubblico.

Esegui filmati mentre studi i tuoi brani

Registrarsi, o filmarsi, mentre si studia un brano musicale è cosa fortemente consigliabile. Non si tratta di narcisismo ma di mettere in pratica un infallibile modo per rilevare errori ed imperfezioni e, quindi, un ottimo sistema per valutare i progressi fatti.

Distingui le due maniere di esecuzione

Separa e distingui le due maniere di esecuzione: quella relativa allo studio da quella dedicata all’appagamento dello spirito

È giusto dedicare ore ed ore di lavoro all’apprendimento della musica ma occorre spesso staccare la spina e suonare la nostra chitarra al solo scopo di appagare l’animo. Ascoltare dal vivo la propria musica – quando questa è fatta bene – soddisfa lo spirito in modo superiore rispetto a quello che si otterrebbe dall’ascolto di un qualsiasi concerto. Fatelo quindi nella più tranquilla rilassatezza e liberi da ogni aggancio tecnico controllato: suona d’istinto la tua chitarra e lasciati dolcemente naufragar in quel meraviglioso mare!

Apprendi la teoria della musica

Avere qualche nozione di teoria della musica ci aiuta a comprendere meglio ritmica e melodia anche nella chitarra con il fai da te. Ti accorgerai di questo soprattutto quando inizierai a suonare la chitarra insieme ad un amico o un gruppo musicale.

Controlla sempre la tua postura generale

Bisogna innanzitutto decidere quale chitarra imparare! Ogni tipo di chitarra vuole essere suonata con posizioni relative alle proprie caratteristiche. Se suoni una chitarra elettrica non puoi avere la stessa postura che hai con la chitarra classica. Anche per quella acustica, che ha dimensioni molto variabili, occorre prendere in considerazione più posture.

L’aspetto della chitarra classica, a prescindere dalle singole qualità, rispecchia sempre la stessa forma e la medesima dimensione. Quindi una volta scelta la posizione preferita, naturalmente in relazione allo stesso strumento ma anche alla propria struttura fisica, è bene che sia non abbandonata ma migliorata nel tempo.

Per la classica esistono alcune posizioni, ormai collaudate nell’arco dei secoli, che sono veramente da prendere considerazione. Queste permettono una piena libertà di movimento ad entrambe le mani (si veda la pagina Come tenere la chitarra).

Adesso, che hai letto questi semplicissimi consigli, sei davvero pronto a lanciarti con foga nell’apprendimento della chitarra? Allora entra nel vivo e vai alla pagina Imparare a Imparare a suonare la Chitarra da solo in tre fasi.

Quattro chiacchiere su quanto sopra detto

Magari … fai come feci io ad introdurmi nel mondo della chitarra, sempre se ti fa voglia di leggerle!

Partivo da zero

Qui lascio due chiacchiere su come feci ad apprendere lo studio della chitarra da autodidatta!

Non avevo ancora lo strumento, non andavo da un maestro di musica e non sapevo ancora cosa significasse la parola “metodo per chitarra”: partivo da ZERO!

Come mi organizzai? Ti sto riassumendo la mia esperienza personale. Facendo ciò ti rivelo alcuni concetti che certamente ti serviranno in molte occasioni. Molte occasioni significa, non solo concetti per imparare a suonarla ma anche altro di inerente al mondo della chitarra.

Ero poco più che un adolescente quando mi prese la fissa – non ho mai capito quale fosse l’input o la ragione – di imparare a strimpellare la chitarra.

Non è che mi mancassero impegni o passatempi. Già sentivo gli odori delle gonnelle, già iniziavo a fare qualche disegno (a proposito date un’occhiata ai miei quadri microscopici) e già ero preso dallo studio per fare l’Ufficiale nella marineria.

La fissa per la chitarra

Nonostante ciò, fui investito in pieno dalla fissa di imparare a suonare la chitarra, che ancor oggi mi appassiona e mi accompagna nella vecchiaia. Dovevo trovarne una ma mi si stava presentando un percorso in ripida salita, con grossi ostacoli da superare. Infatti, da studentello del dopo guerra, non avevo soldi per comprarla, né tanto meno per avere a mia disposizione un insegnante per le lezioni di chitarra.

Avevo alcuni amici che la suonavano a orecchio ma io volevo arrivare a qualcosa di più alto. Pensai quindi di incominciare a salvare qualche soldino, lasciandomi in tasca la paghetta giornaliera per la colazione a scuola e privarmi delle cosette giornaliere che normalmente consumavo con i miei amici.

La voglia di comprare una chitarra

Dovevo acquistare una chitarra! Questo non funzionò perché l’ansia di possederla era ormai arrivata all’apice. Ne parlavo spesso con mia madre ma la risposta era sempre la stessa: “Non abbiamo soldi!” aggiungendo “ti abbiamo comperato un motorino che a tuo padre è costato una paga!”. “ adesso basta!”.

Cercai tra i miei amici apprendisti chitarristi la persona meno portata alla musica. Vedendo Pinuccio suonare quasi svogliatamente – infatti era il primo a dire “è già un’ora che stiamo suonando” – gli rivolsi la fatidica domanda: “me la vendi la tua chitarra? Mi aspettavo che l’alzasse in segno di volermela dare in testa ma, a sorpresa rispose: “5000 lire ed è tua!” aggiungendo “mi sono rotto i c…ioni.” Si tratta del periodo 1966-68.

Era un bellissima chitarra acustica Jazz già elettrificata! Fu un vero affare perché una normale nuova chitarra costava a quei tempi intorno alle 20000 lire!

Corsi subito a casa a chiedere 1500 lire a mia madre (le altre 3500 le avevo nell’iniziato ed interrotto carosello) e con mia sorpresa le ottenni senza tanti discorsi. Ritornai a casa e strimpellando quel favoloso strumento per le rimanenti ore del giorno e per quasi tutta la notte.

Gli inizi con il fai da te

Volli, così, studiare la chitarra imparandola con il fai da te. Mi accorsi presto che mi si pose davanti una grossa barriera, convincendomi che non ce l’avrei fatta da solo.

Sempre nel contesto degli amici suonatori scegliendone uno tra i migliori – Piero – mi affiancai a lui con l’intento di imparare i suoi virtuosismi, che apprese in un corso di chitarra classica fatto “in presenza” con un insegnante.

Mi fu molto vicino: per prima cosa voleva insegnarmi ad accordare la chitarra ma cercai di fermarlo perché quel lavoro sapevo farlo già egregiamente. “Eh no!” esclamò “nell’accordatura ci sono alcune raffinatezze che tu non sai” e mi spiegò  i vari trucchi nel tirare e nell’allentare le corde, fra i quali quello che quando una corda deve essere allentata è preferibile allentarla un po’ di più e poi riportarla al suo tono tirandola. Mi insegnò anche la differenza tra chitarra accordata e chitarra intonata.

Prese in mano la mia e incominciò a fare molte note uguali in altrettante posizioni sulla tastiera, che il mio orecchio le sentiva tutte alla stessa altezza di tono. Quando ebbe terminato mi disse queste parole: “Hai fatto un vero affare, questa chitarra è perfettamente intonata”. Fu così che ogni volta che prendevo in mano una chitarra ne controllassi l’intonazione. Naturalmente in alcune trovavo il difetto.

La voglia di imparare la teoria della musica

Lui conosceva la musica e mi consigliò di studiarla seriamente. Ingenuamente gli risposi che me l’avrebbe insegnata lui con sua comodità. “No” mi rispose “la Teoria della Musica la devi apprendere da un vero insegnante! Io la conosco bene ma mi mancano tutti quei trucchi per potertela insegnare”.

Rimandai la cosa a qualche anno dopo, quando iniziai a lavorare. Intanto imparavo gli accordi principali – maggiori, minori e di settima – che mi servivano per suonare i più importanti giri armonici.

Ormai ero entrato nel mondo della chitarra, che è stata, ed è ancora, una carissima compagna di vita. Una volta iniziato l’apprendimento intraprendendo la via giusta è difficile staccarsi da LEI … e qui termino!

Tutto il resto è integrato nelle varie pagine di questo mio corso di chitarra.

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