Vuoi imparare la chitarra studiandola da solo?

Pagine correlate alla chitarra con il fai da te: Per iniziare con la chitarraConsigli su che chitarra scegliere e studiare

Alcuni consigli a chi vuole intraprendere da solo lo studio della chitarra

Ecco alcuni consigli per apprendere la tecnica di questo meraviglioso strumento.

Anche con il cosiddetto “corso di chitarra studiandola da solo” si può sviluppare un’invidiabile preparazione chitarristica.

La cosa che principalmente occorre è la motivazione, cioè la vera chiave per intraprendere lo studio della chitarra senza l’aiuto fisico di un maestro.

Anche per imparare la chitarra con fai da te occorrerà costanza, caparbietà (detto in senso positivo e quindi rafforzativo) e tanta, tantissima, pazienza. Certamente si incontreranno grandissimi ostacoli ma il consiglio è quello di non gettare mai la spugna, neanche in presenza di forti auto-convincimenti di aver a che fare con blocchi insuperabili.

Qui appresso ecco alcuni consigli per avviarti allo studio della chitarra da semplice autodidatta.

Suona ogni giorno la tua chitarra

Suonare tutti i giorni il nostro strumento ci mantiene costantemente a contatto con ogni sua particolarità, aumentandoci – goccia a goccia – la sensazione di familiarità verso di esso. Occorre farlo tranquillamente, anche quando si ha a disposizione soltanto un misero quarto d’ora.

Suona spesso a rallentamento

Suonare la chitarra molto lentamente serve a migliorare la memorizzazione meccanica nel movimento delle dita. Questo aiuta principalmente allo sviluppo della velocità ed all’ottenimento di suoni di più alta qualità.

Occorre perciò imparare a ripetere con insistenza le varie sequenze verificando che a tale nota corrisponda sempre lo stesso dito. Quindi quando si ripete un passaggio del pezzo da studiare, bisogna fare attenzione che le dita eseguano gli stessi identici passaggi: nel tempo, nel movimento e nella colorazione. Tutto questo non si può ottenere studiando a velocità di esecuzione.

A proposito di quanto detto sopra bisogna tenere presente che le note di una chitarra non sono disposte come quelle di un pianoforte e che un passaggio realizzato ad una specifica tonalità può essere fatto con diversi movimenti e impostazioni (meccanizzabili). Quindi è molto importante scegliere un passaggio, studiarlo nei minimi particolari e ripeterlo fino a quando non si sia accertata la perfetta memorizzazione.

C’è chi studia più tipi di passaggi imparandone l’esecuzione in più posizioni della tastiera. Questo è fortemente consigliato ma bisogna tenere sempre conto che sono cose separate e che, mescolandole, può succedere il caos. Se stai leggendo questo articolo significa che sei un principiante, perciò impara il tuo passaggio in una sola posizione della tastiera … poi ci sarà tempo per passare a studi più sofisticati! La chitarra con il fai da te – soprattutto quella – può nascondere molti trabocchetti.

Usa spesso il metronomo

Il metronomo è uno strumento indispensabile a qualunque musicista ed aiuta ad apprendere la ritmica con più facilità. Naturalmente il principiante, che impara la chitarra con il fai da te, non può pretendere di usarlo nella prima fase dello studio di un brano. Quando si inizia ad assimilare un pezzo dallo spartito, occorre farlo a rallentamento senza rispettare il tempo, apprendendo e memorizzando i vari passaggi del movimento delle dita. Una volta meccanizzate le sequenze e posizioni e le singole alternanze delle dita di entrambe le mani, si potrà (anzi si dovrà) usare il metronomo per educare l’orecchio alla ritmica, che non deve mai essere sottovalutata.

Altro consiglio inerente al sottotitolo è quello di incominciare a battere il piede in coincidenza dei battiti del metronomo. A tal proposito si può scegliere di battere il piede ad ogni battito dello strumento oppure alternandolo. Se si alterna con il “due tempi” lo faremo coincidere con il tempo forte; se si alterna con il “tre tempi” lo faremo coincidere ancora con il tempo forte ma saltando i due tempi deboli. Con il “quattro tempi” ci troveremo di fronte a tre scelte: battere il piede solo sul tempo forte, batterlo sui tempi forte e mezzo forte, batterlo ogni volta.

Suona anche in presenza di altri

Non dico di fare concerti, ma configurarsi progressivamente un micro-pubblico in privato aiuta a fare veri progressi. Questo pubblico, scherzi a parte, può essere fatto anche da una sola persona o dai soli componenti della famiglia, oppure da uno o più amici. Avere davanti degli spettatori ci mette sempre in condizioni di stress, quindi incominciando con un famigliare o con un amico ci abitua gradualmente al contatto con il vero pubblico.

Esegui filmati mentre studi i tuoi brani

Registrarsi, o filmarsi, mentre si studia un brano musicale è cosa fortemente consigliabile. Non si tratta di narcisismo ma di mettere in pratica un infallibile modo per rilevare errori ed imperfezioni e, quindi, un ottimo sistema per valutare i progressi fatti.

Distingui le due maniere di esecuzione

Separa e distingui le due maniere di esecuzione: quella relativa allo studio da quella dedicata all’appagamento dello spirito

È giusto dedicare ore ed ore di lavoro all’apprendimento della musica ma occorre spesso staccare la spina e suonare la nostra chitarra al solo scopo di appagare l’animo. Ascoltare dal vivo la propria musica – quando questa è fatta bene – soddisfa lo spirito in modo superiore rispetto a quello che si otterrebbe dall’ascolto di un qualsiasi concerto. Fatelo quindi nella più tranquilla rilassatezza e liberi da ogni aggancio tecnico controllato: suona d’istinto la tua chitarra e lasciati dolcemente naufragar in quel meraviglioso mare!

Apprendi la teoria della musica

Avere qualche nozione di teoria della musica ci aiuta a comprendere meglio ritmica e melodia anche nella chitarra con il fai da te. Ti accorgerai di questo soprattutto quando inizierai a suonare la chitarra insieme ad un amico o un gruppo musicale.

Controlla sempre la tua postura generale

Bisogna innanzitutto decidere quale chitarra imparare! Ogni tipo di chitarra vuole essere suonata con posizioni relative alle proprie caratteristiche. Se suoni una chitarra elettrica non puoi avere la stessa postura che hai con la chitarra classica. Anche per quella acustica, che ha dimensioni molto variabili, occorre prendere in considerazione più posture.

L’aspetto della chitarra classica, a prescindere dalle singole qualità, rispecchia sempre la stessa forma e la medesima dimensione. Quindi una volta scelta la posizione preferita, naturalmente in relazione allo stesso strumento ma anche alla propria struttura fisica, è bene che sia non abbandonata ma migliorata nel tempo.

Per la classica esistono alcune posizioni, ormai collaudate nell’arco dei secoli, che sono veramente da prendere considerazione. Queste permettono una piena libertà di movimento ad entrambe le mani (si veda la pagina Come tenere la chitarra).

Adesso, che hai letto questi semplicissimi consigli, sei davvero pronto a lanciarti con foga nell’apprendimento della chitarra? Allora entra nel vivo e vai alla pagina Imparare a Imparare a suonare la Chitarra da solo in tre fasi.

Quattro chiacchiere su quanto sopra detto

Magari … fai come feci io ad introdurmi nel mondo della chitarra, sempre se ti fa voglia di leggerle!

Partivo da zero

Qui lascio due chiacchiere su come feci ad apprendere lo studio della chitarra da autodidatta!

Non avevo ancora lo strumento, non andavo da un maestro di musica e non sapevo ancora cosa significasse la parola “metodo per chitarra”: partivo da ZERO!

Come mi organizzai? Ti sto riassumendo la mia esperienza personale. Facendo ciò ti rivelo alcuni concetti che certamente ti serviranno in molte occasioni. Molte occasioni significa, non solo concetti per imparare a suonarla ma anche altro di inerente al mondo della chitarra.

Ero poco più che un adolescente quando mi prese la fissa – non ho mai capito quale fosse l’input o la ragione – di imparare a strimpellare la chitarra.

Non è che mi mancassero impegni o passatempi. Già sentivo gli odori delle gonnelle, già iniziavo a fare qualche disegno (a proposito date un’occhiata ai miei quadri microscopici) e già ero preso dallo studio per fare l’Ufficiale nella marineria.

La fissa per la chitarra

Nonostante ciò, fui investito in pieno dalla fissa di imparare a suonare la chitarra, che ancor oggi mi appassiona e mi accompagna nella vecchiaia. Dovevo trovarne una ma mi si stava presentando un percorso in ripida salita, con grossi ostacoli da superare. Infatti, da studentello del dopo guerra, non avevo soldi per comprarla, né tanto meno per avere a mia disposizione un insegnante per le lezioni di chitarra.

Avevo alcuni amici che la suonavano a orecchio ma io volevo arrivare a qualcosa di più alto. Pensai quindi di incominciare a salvare qualche soldino, lasciandomi in tasca la paghetta giornaliera per la colazione a scuola e privarmi delle cosette giornaliere che normalmente consumavo con i miei amici.

La voglia di comprare una chitarra

Dovevo acquistare una chitarra! Questo non funzionò perché l’ansia di possederla era ormai arrivata all’apice. Ne parlavo spesso con mia madre ma la risposta era sempre la stessa: “Non abbiamo soldi!” aggiungendo “ti abbiamo comperato un motorino che a tuo padre è costato una paga!”. “ adesso basta!”.

Cercai tra i miei amici apprendisti chitarristi la persona meno portata alla musica. Vedendo Pinuccio suonare quasi svogliatamente – infatti era il primo a dire “è già un’ora che stiamo suonando” – gli rivolsi la fatidica domanda: “me la vendi la tua chitarra? Mi aspettavo che l’alzasse in segno di volermela dare in testa ma, a sorpresa rispose: “5000 lire ed è tua!” aggiungendo “mi sono rotto i c…ioni.” Si tratta del periodo 1966-68.

Era un bellissima chitarra acustica Jazz già elettrificata! Fu un vero affare perché una normale nuova chitarra costava a quei tempi intorno alle 20000 lire!

Corsi subito a casa a chiedere 1500 lire a mia madre (le altre 3500 le avevo nell’iniziato ed interrotto carosello) e con mia sorpresa le ottenni senza tanti discorsi. Ritornai a casa e strimpellando quel favoloso strumento per le rimanenti ore del giorno e per quasi tutta la notte.

Gli inizi con il fai da te

Volli, così, studiare la chitarra imparandola con il fai da te. Mi accorsi presto che mi si pose davanti una grossa barriera, convincendomi che non ce l’avrei fatta da solo.

Sempre nel contesto degli amici suonatori scegliendone uno tra i migliori – Piero – mi affiancai a lui con l’intento di imparare i suoi virtuosismi, che apprese in un corso di chitarra classica fatto “in presenza” con un insegnante.

Mi fu molto vicino: per prima cosa voleva insegnarmi ad accordare la chitarra ma cercai di fermarlo perché quel lavoro sapevo farlo già egregiamente. “Eh no!” esclamò “nell’accordatura ci sono alcune raffinatezze che tu non sai” e mi spiegò  i vari trucchi nel tirare e nell’allentare le corde, fra i quali quello che quando una corda deve essere allentata è preferibile allentarla un po’ di più e poi riportarla al suo tono tirandola. Mi insegnò anche la differenza tra chitarra accordata e chitarra intonata.

Prese in mano la mia e incominciò a fare molte note uguali in altrettante posizioni sulla tastiera, che il mio orecchio le sentiva tutte alla stessa altezza di tono. Quando ebbe terminato mi disse queste parole: “Hai fatto un vero affare, questa chitarra è perfettamente intonata”. Fu così che ogni volta che prendevo in mano una chitarra ne controllassi l’intonazione. Naturalmente in alcune trovavo il difetto.

La voglia di imparare la teoria della musica

Lui conosceva la musica e mi consigliò di studiarla seriamente. Ingenuamente gli risposi che me l’avrebbe insegnata lui con sua comodità. “No” mi rispose “la Teoria della Musica la devi apprendere da un vero insegnante! Io la conosco bene ma mi mancano tutti quei trucchi per potertela insegnare”.

Rimandai la cosa a qualche anno dopo, quando iniziai a lavorare. Intanto imparavo gli accordi principali – maggiori, minori e di settima – che mi servivano per suonare i più importanti giri armonici.

Ormai ero entrato nel mondo della chitarra, che è stata, ed è ancora, una carissima compagna di vita. Una volta iniziato l’apprendimento intraprendendo la via giusta è difficile staccarsi da LEI … e qui termino!

Tutto il resto è integrato nelle varie pagine di questo mio corso di chitarra.

Imparare a Suonare la Chitarra con il fai da te in tre fasi

Premessa su come imparare la chitarra con il fai da te

Findi e Giocatore ad imparare la chitarra con il fai da te
Findi e Giocatore mentre passano il tempo

Imparare la chitarra con il fai da te: hai deciso di entrare nel mondo della chitarra (classica, o acustica, o elettrica), semplicemente con il “fai da te”. Questo significa che non hai sufficienti risorse economiche per sostenere le spese delle lezioni private. Ok?

Ci sono a tal proposito molti siti web che puoi navigare gratuitamente (anche il presente sito con ricche lezioni di chitarra) dove puoi imparare anche da solo i tuoi brani preferiti!

Questo articolo ti aiuterà a scegliere pure una chitarra con ottimo quoziente qualità/prezzo per iniziare i tuoi studi senza spendere troppi soldi.

Ti insegnerà quindi a studiare la musica, a leggere gli spartiti e le tablature, a lavorare sulle scale musicali ed a sviluppare la padronanza su entrambe le mani (sinistra e destra) e … se sei un principiante ti darà anche tantissimi consigli su come affrontare lo studio della chitarra.

Prima fase: Comprare una chitarra per studiare

Quale scegliere?

Scegliere subito una buona chitarra o orientarsi su una economica? Tieni presente che stai provando ad imparare la chitarra con il fai da te!

Calcola le tue possibilità economiche e quindi il budget da dedicare allo strumento. In base alla qualità della chitarra che hai intenzione di portare a casa, il prezzo può variare dalle cinquanta euro fino ad oltrepassare di gran lunga le mille.

Naturalmente più alto è il prezzo e migliore sarà la qualità del suono della chitarra, nonché la facilità e la disinvoltura di un approccio più gradevole.

Se hai deciso di dedicarti alla pratica di questo meraviglioso strumento e credi di continuare in modo serio il suo studio, penso che valga la pena spendere qualche soldo in più investendo su un prodotto di più alta qualità.

Un suono migliore non soltanto allieta lo spirito ma stimola la voglia di procedere alla conquista di nuovi traguardi. Se invece lo fai soltanto per vincere la noia alla ricerca di un nuovo hobby, non dettato dal sentimento ma solo dalla razionale ragione, allora puoi optare per qualcosa di più economico.

Una chitarra economica o una di ottima qualità?

Una chitarra, pagata meno di 100 euro, appartiene certamente ad una categoria di basso profilo, quasi al livello di “giocattolo” o “gadget”. Ti conviene orientarti almeno su una cifra intorno ai 200 euro. Avrai a che fare con uno strumento assai mediocre ma potrai sempre – se deciderai di cambiarlo – trovare un compratore. Tuttavia il consiglio sarebbe quello di farti spendere tale cifra soltanto se pensi di non volerti impegnare più di tanto nello studio e/o scegliere di imparare la chitarra con il fai da te.

Per un principiante, una chitarra che costa dalle duecento alle quattrocento euro incomincia già ad essere un buon investimento. Anche se in futuro, progredendo nello studio, vorrai passare ad uno strumento di migliore qualità, potrai confidare che questo tuo primo acquisto resisterà nel tempo. Ma non solo! Vedrai che molto spesso ti chiederà di essere usato, perché le occasioni di suonare con altre persone non ti mancheranno!

Per quali marche optare, e perché

La regola generale da importi nell’acquisto di una chitarra economica è quella di orientarti sempre su marche conosciute ed affidabili. Fra queste posso consigliarti una Yamaha, una Fender, una Epiphone, una Ibanez, oltre a molte altre. Perché le altre non le ho citate? Semplicemente perché queste ultime non hanno fasce di prezzo vastissime da accontentare qualsiasi esigenza ma puntano, invece, ad un mercato più mirato optando su clienti di altissimo o bassissimo profilo.

Tieni presente che una chitarra elettrica per poter essere praticata necessita di mezzi di amplificazione e modulazione dei suoni. Un buon amplificatore ha molte funzioni integrate ma può rappresentare una significativa spesa aggiuntiva, a seconda della qualità.

Se hai intenzione di acquistare una chitarra usata, classica o acustica, portando con te una persona esperta nel campo potrai affrontare l’impresa con tutta tranquillità. Tale precauzione potrebbe non rivelarsi sufficiente se la chitarra da acquistare è del tipo elettrico. Qui potrebbero infatti presentarsi solo dopo l’acquisto problemi imprevisti sul sistema di elettrificazione.

Tuttavia in negozi seri e rinomati spesso sono disponibili, a prezzi veramente abbordabili, chitarre di ottima qualità, sicure garanzie sulle parti difettose.

Comprare una chitarra classica-acustica o elettrica

Cerca di capire subito se ti piace più una chitarra classica o elettrica. Molti nel campo della musica pensano (con ragione) che chi inizia a praticare la chitarra dovrebbe farlo con quella del tipo classico. Infatti, la struttura di quest’ultimo tipo, essendo una sorta di via di mezzo fra la acustica e la elettrica, permette un più agevole passaggio ad entrambe nell’eventualità di una seconda decisione sulla via da intraprendere.

Altri invece pensano che sia più indicato iniziare a suonare con una chitarra elettrica perché, questa, essendo più sensibile nella tastiera,  richiede meno forza nelle dita. Suonare la chitarra elettrica è più semplice! Ma è davvero così? Per me si tratta solo di punti di vista. Ogni strumento ha le proprie bellezze e difficoltà! Una cosa però è certa e cerchiamo di seguirla: lo studio da intraprendere, a prescindere dalla scelta, è quello della chitarra classica, perché apre le strade ad ogni tipo di orientamento didattico.

Studio e didattiche a parte (le vedremo in seguito), considerando invece il tipo di chitarra per cui optare, la tua preoccupazione dovrebbe focalizzarsi sulla qualità del suono uscente dallo strumento.

Il suono delle chitarre classiche ed acustiche si ottiene grazie alle vibrazioni delle loro corde che via via vengono pizzicate. Soltanto un mirato studio in fase di costruzione, riguardante la struttura, i materiali impiegati, e lo sviluppo delle esperienze, riuscirà a rendere più o meno accattivante il suono dello strumento.

L’elaborazione del suono nella chitarra acustica e in quella elettrica

La differenza tra le chitarre acustiche e quelle elettriche, forma a parte, sta sostanzialmente nel modo in cui viene prodotto il suono. Lo capirai subito anche se hai deciso di imparare la chitarra con il fai da te.

Nelle prime, le vibrazioni delle corde pizzicate, che non sono facilmente udibili in un primo momento, si diffondono su tutta la struttura lignea della chitarra interessando anche l’interno della cassa di risonanza. Le vibrazioni dentro la cassa vengono così combinate alle successive che metteranno in pulsazione l’aria che si trova all’interno di essa. I suoni che fuoriescono dalla buca della tavola armonica usciranno naturalmente amplificati.

Le chitarre elettriche sono strutturate in un modo del tutto diverso. Non hanno la cassa armonica, ma al posto di essa c’è un corpo solido e pieno. L’amplificazione non avviene in modo naturale ma attraverso una serie di “pickup”, ovvero delle piccole bobine, che ricevono e convertono le vibrazioni delle corde pizzicate in pulsazioni elettromagnetiche. Gli impulsi, che attraverso il cavo entrano nell’amplificatore, vengono elettronicamente elaborati facendo uscire un suono non solo amplificato ma modulabile per ogni più svariata preferenza.

Una chitarra che rispecchi il tuo stile musicale

Quando stai comperando una chitarra scegli quella più adatta allo stile musicale che più ti attrae. I modelli classici ed acustici, come è ormai risaputo, sono adatti alla musica classica, alla country, alla folk e anche a gran parte della musica rock. Quelli elettrici interessano tutta la musica rock ed il jazz.

Acquistare online o di persona in negozio?

L’acquisto della tua chitarra ti consigliamo di farlo di persona in un negozio specializzato invece di insistere sui siti web.

Impiegando Internet potrai avere la fortuna di avere un buon strumento oppure la delusione di un cattivo affare: meglio non rischiare!

Comprando nel web non conoscerai mai le caratteristiche più importanti del tuo futuro strumento! Eh sì, perché la chitarra trasmette emozioni tanto che, provandone diverse a distanza di qualche minuto, ti accorgerai certamente delle tue variazioni emozionali provocate dal suono.

Se scegli una chitarra acustica saprai subito se sia ben adatta, o meno, al tuo corpo. Una chitarra scomoda, che non si suona con facilità e disinvoltura, rischia di farti abbandonare definitivamente lo studio.

L’action della chitarra

Senza andare troppo nel tecnico ti consiglio, come principiante, di acquistare una chitarra con un action che ti permetta di scorrere la tastiera con molta morbidezza.

L’action dipende dalla distanza delle corde dalla tastiera e, quindi, se questa è troppo alta faticherai ad ottenere i suoni premendo le dita sulle corde in corrispondenza dei vari tasti. Tuttavia le corde più distanti dalla tastiera offrono al chitarrista esperto ottimi vantaggi (si veda la pagina dell’action della chitarra). I calli sui polpastrelli delle dita dovranno svilupparsi gradatamente e non in maniera troppo traumatica, quindi: scegli una tastiera soffice e scorrevole.

Tuttavia una tastiera troppo morbida potrebbe creare suoni sgradevoli e ronzii, quindi presta molta attenzione alla qualità delle note e orientati sul miglior compromesso tra suoni puliti e maneggevolezza! Pensa che in futuro, magari con molta cautela, potrai cambiare tu stesso l’action della tua chitarra!

Confidate sull’aiuto del personale del negozio, che sta lì proprio per aiutare il cliente a fare la giusta scelta!

I vari accessori della chitarra

Dal momento che ti trovi in negozio pensa agli accessori che potrebbero servirti!

Se pensi di alternare le tue posture e vuoi suonare anche in piedi, valuta di acquistare anche una tracolla. Ce ne sono di molti tipi: quelle che corrono sul collo e sulla spalla e altre di vario tipo che passano soltanto per il collo. Queste ultime sono sconsigliate per chitarre troppo pesanti.

Probabilmente, a meno che tu non sia indirizzato alla pura chitarra classica, dovrai comperare anche una certa varietà di plettri, che sono ampiamente disponibili. I negozi ne hanno cassetti pieni di tutti i tipi: nella forma, morbidezza, dimensione, coloristica etc.

Se il personale del negozio ti consiglia anche altri accessori (ponticello capotasto per cambio di tonalità, accordatore ed altre cose), valuta se ascoltarlo o rifiutare con educazione. Comunque, accordatore e capotasto, sono accessori indispensabili e non incidono molto sulla spesa.

Se scegli una chitarra elettrica dovrai subito acquistare un amplificatore, altrimenti non la sentirai mai suonare!

Concludendo la prima fase

Rivolto a te che hai deciso di imparare la chitarra con il fai da te.

Riassumendo, nella scelta della tua chitarra devi porre molta attenzione all’aspetto e l’intonazione. Osserva bene tutte le particolarità del manico e la sensibilità dello strumento. Assicurati di comperare uno strumento che sia ben maneggevole e fai attenzione all’action, al capotasto ed al ponticello. Percorri e controlla la tastiera e l’interno. Controlla le chiavi (o registri) e la marca. Analizza la qualità e la forza del suono e fai di tutto per scegliere la chitarra giusta.

Seconda fase: imparare a leggere le tablature e/o gli spartiti

Prima cosa accordare lo strumento e tenerlo sempre accordato

Adesso abbiamo la nostra chitarra e quindi iniziamo ad impararla come si deve!

Innanzitutto bisognerà accordarla … e questa è un’operazione che è bene sia fatta ogni giorno! Tenere la chitarra accordata è una fra le cose più importanti per chi la pratica. Il tuo strumento accordato ti da modo, nel lungo periodo, di memorizzare l’altezza dei suoni e sviluppare il tuo orecchio al riconoscimento delle note assolute.

Quindi, accorda la tua chitarra già nel negozio dove la stai acquistando! L’accordatura è una fase fondamentale sin dal primo giorno in cui inizi le tue lezioni di chitarra. Se presti molta attenzione alla prima accordatura, poi non sarà difficile tenerla costantemente in ordine.

Nel primissimo approccio l’accordatura sembra una cosa impossibile da eseguire ma ti accorgerai che, superata la prima fase, tutto diventerà più facile. Ci sono svariatissimi metodi per effettuarla e tutti portano allo sviluppo del tuo orecchio nel riconoscimento delle note. Inoltre ci sono delle utilissime applicazioni Android per l’accordatura, talmente precise, che potrebbero essere utilizzate anche dai sordi per accordare il proprio strumento!

Impara la posizione delle note sulla tastiera

Studia la tastiera della chitarra! Imbraccia la tua chitarra ed osservane attentamente il manico! La prima corda, cioè quella più sottile, si trova trova in basso e si chiama Mi cantino (e). Venendo verso l’alto, la seconda è il Si (B). La terza è il Sol (G). La quarta è il Re (D). La quinta è il La (A). Infine, la sesta corda è un altro MI (E), ma più basso di due ottave rispetto alla prima.

Per quanto riguarda i tasti, questi, servono ad alzare di tono tutte le corde. Ogni tasto alza la nota di mezzo tono. Il primo tasto, quello vicino alla paletta, si chiama capotasto.

Su tutte le chitarre, salvo quelle puramente classiche, sono riportati simboli di riferimento, o semplici puntini colorati su alcuni tasti, per orientare nel modo più giusto il chitarrista senza doverli contare. Solitamente li puoi trovare, a partire dal terzo, sul quinto, settimo, nono e dodicesimo. Dopo il dodicesimo tasto si ripetono in corrispondenza delle stesse note.

Impara a leggere gli spartiti e le tablature

Per imparare la chitarra con il fai da te configurati un serio studio dello strumento. Puoi iniziare seguendo per qualche tempo le lezioni di teoria musicale del presente sito web. Più tardi, leggere la pagina dedicata a come suonare gli spartiti a prima vista.

Per uno studio meno impegnativo esistono le tablature, che potrai imparare in pochissimo tempo e senza tante spese di energia cerebrale.

Installa sul tuo P.C. un software chi ti aiuti nello studio della musica. A tal proposito ti consiglio Tuxguitar, l’open source, sostituisce Guitar Pro.

Terza fase: imparare le scale e gli accordi

Con le scale musicali si entra nel vivo della pratica con la chitarra.

La conoscenza delle scale è una cosa di cui nessun chitarrista può fare a meno!

Le scale vanno studiate innanzitutto nella teoria per capire quello che succede negli accordi e nei vari cambi di tonalità. Queste ultime, che a primo udito sembrano essere così naturali eseguirle a voce hanno dentro di sé delle regole ferree da conoscere e rispettare! Dopo di ciò occorre farci pratica … molta pratica … continuamente … pratica e … sempre pratica senza mai abbandonarle!

Occorre percorrerle disinvoltamente sulla tastiera della chitarra. Non sto qui a fare il riassunto di ciò che è spiegato dettagliatamente nelle apposite pagine.

Per quanto riguarda gli accordi, la cosa è molto più semplice! Si consiglia comunque uno studio teorico su come vengono formati gli accordi e sulla rappresentazione degli accordi. Inoltre si consiglia di iniziare dagli accordi maggiori, minori e di settima di dominante.

Si vedano le scale musicali e la loro formazione.

Le scale più importanti che il principiante dovrà affrontare sono scala di do maggiore, di Sol maggiore, di Re maggiore, La maggiore, Mi maggiore. Inoltre le scale di La minore (melodica e armonica), Mi minore (melodicaarmonica), Si minore (melodica e armonica), Fa diesis minore (melodica e armonica), Do diesis minore (melodica e armonica).

Qualche consiglio sulle scelte su chi dovrebbe insegnarti la chitarra

Vuoi sorpassare, magari soltanto risparmiare, ricercando nel web corsi adatti, evitando di imparare la chitarra con il fai da te?

Un maestro di chitarra tutto per te

Sappiamo benissimo che un corso privato con frequenza settimanale ha un suo peso economico. Talvolta, con maestri che seguono attentamente i loro allievi, si arriva a superare le 100 euro mensili.

Certamente un insegnante, che si dedica completamente alla tua formazione e ti passa direttamente di sua mano i trucchi della chitarra, è per te un vantaggio notevole! Sei proprio sicuro di mantenere nel tempo un corso così impegnativo? Non potrebbe venirti la voglia cercare altre soluzioni molto meno costose o, addirittura, gratuite?

Corso musicale di gruppo

Potresti risparmiare seguendo un corso di gruppo (naturalmente non eccessivamente numeroso) e condividere le spese con gli altri novelli chitarristi. Qui occorre riconoscere il giusto gruppo in cui entrare, che dipende soprattutto dalla maestria dell’insegnante nell’averlo creato. Un buon maestro, infatti, riesce ad omogenizzarlo riuscendo a svilupparlo in relazione allo specifico livello di ogni allievo ed in base allo specifico bisogno dello stesso, che deve essere comune a tutti i compagni neo-chitarristi.

Anche qui c’è un inghippo, cioè quello che nel corso di gruppo è difficile trovare il giorno e l’orario che soddisfi ogni componente dell’equipe apprendista. Questo rende difficile progredire con gli stessi ritmi, nonostante gli scambi di apprendimento fuori dagli orari del corso e lo strimpellare a parte in duetto la chitarra, quanto condividere (scegliendosi un compagno di studio, o due) il progressivo e comune apprendimento e gli stessi gusti musicali.

Il corso online

Altra alternativa è il corso online, che si può facilmente trovare nel web anche a 10-15 euro al mese. Anche qui esiste un problema, che secondo me è di importanza rilevante: quello di scegliere il giusto tutorial. Potresti trovare professori in videoconferenza che si dedicano completamente a te ma il prezzo si alza notevolmente, raggiungendo spesso quello relativo ai corsi in presenza.

Le App e le pagine web consigliatrici

Tuttavia le risorse Internet sono infinite! Potrete trovare Applicazioni che aiutano molto all’apprendimento, nonché tutorial su YouTube, indipendenti dall’insegnamento, che aiutano chiarire i dubbi sulle scelte dei corsi indicandoti i pro e i contro. Nelle pagine web dovrete però fare attenzione ai link inseriti a pagamento. Si riconoscono facilmente perché la pagina che state leggendo usa spesso i superlativi per invitarti ad entrare in certi siti web.

Imparare la chitarra: pianificarne lo studio

Primi consigli per imparare la chitarra

Imparare la chitarra: chi non vorrebbe suonare come quei chitarristi che vediamo spesso in televisione o nei grandi concerti?

Molto spesso ci domandiamo su come abbiano fatto a raggiungere quella notevole preparazione, o anche ci chiediamo se noi stessi potremmo un giorno almeno avvicinarci a quei livelli.

Imparare la chitarra (chitarra classica – acusticaelettrica) e poi riuscire a suonarla con controllo e, allo stesso tempo, con grande disinvoltura richiede certamente enormi sacrifici ed anni di studio, ma non si tratta di cose irraggiungibili. Non bastano poche lezioni di chitarra, occorre infatti caparbietà, determinazione e moltissimo impegno. Senza di quest’ultimo non si otterrà nulla di buono. L’impegno però va pianificato, altrimenti ci aspetteranno all’orizzonte clamorosi fiaschi!

Pianificare lo studio per imparare la chitarra

Dobbiamo innanzitutto pensare che quei big hanno una struttura fisica per niente diversa dalla nostra: anche le loro mani sono formate da cinque dita!

Il motivo per cui la maggior parte degli aspiranti chitarristi non riesce a raggiungere quei favolosi livelli, nonostante il potenziale talento di alcuni di essi, dipende soprattutto dal fatto di non saperne pianificare il metodo di studio. Talvolta, addirittura di non saper neanche cosa dover studiare e da dove incominciare per imparare la chitarra.

Il materiale didattico certamente non manca (se ne trova a vagoni in Internet e nei negozi di musica) ma, se è male organizzato per il raggiungimento di ben precisi obiettivi, il desiderio si fa alquanto irrealizzabile.

Il segreto sta proprio nella giusta pianificazione, nonché nell’azzeccata personalizzazione dello studio. Studiare meno e ciò che è veramente necessario!

Troppo spesso l’autodidatta lamenta la mancanza di un piano di studio ma non fa nulla per costruirsene uno che si sposi con le proprie esigenze.

Raggiungere la creatività

Il piano da configurare per imparare la chitarra dovrebbe avere delle caratteristiche che lo rendano flessibile, fluido, incisivo, fruttuoso e … soprattutto creativo.

Togliere un po’ di spazio a quei noiosi e ripetitivi esercizi, che talvolta portano alla nausea, e dedicarlo alla pianificazione ed al metodo di studio.

Quest’ultimo può portare a risultati eccellenti e ad uno spirito ancor più sereno, inserendo la varietà costruita non su esercizi occasionali ma nel rispetto di un range variabile. Tale range, che potrà essere settimanale, con schemi prefissati ed altri intercambiabili.

Cose da non fare per imparare la chitarra

Dire a se stessi “Ho comperato la chitarra, faccio un giro in Internet, trovo il sito di busonero.it (sto scherzando) e la imparo a suonare” è come dire “Ho comperato un biglietto per andare a Milano, vado alla stazione, prendo il primo treno che si ferma e ci imbarco sopra”. Dove andrà quel treno?

In questo sito-web, insieme alla didattica per imparare la chitarra, troverete moltissimi consigli. Ebbene! … Alcuni di questi saranno certamente da escludere (non adatti al raggiungimento di un certo obiettivo), altri invece dovranno essere seguiti alla lettera, altri potranno essere presi in considerazione soltanto in alcuni casi, ecc.

Quindi, non comprate il biglietto per Milano se non sapete come informarvi sugli orari dei treni!

Obiettivi chiari per imparare la chitarra

Battuta a parte (ogni tanto ci vuole: siamo o non siamo nel mondo delle battute musicali? :-), innanzitutto occorre chiarire gli obiettivi, per cui si dovrà per forza stabilire i principali aspetti di ciò che vogliamo sviluppare.

Ad esempio, se si vuole iniziare da zero e con serietà lo studio della chitarra classica, non si può fare a meno di seguire un serio corso di teoria musicale.

La conoscenza della teoria della musica è una cosa a cui un musicista non può fare  meno. Certamente si può fare ottima musica anche senza  studiare la teoria e suonare sotto l’istinto del nostro orecchio! Ci sono autodidatti che pur avendo mantenuto il digiuno teorico-musicale sono diventati chitarristi di rilievo! Ma perché non provare almeno ad entrarci per vedere se le nostre qualità possano sensibilmente migliorare? Si trovano moltissimi siti web specializzati che oggi ci facilitano veramente la vita!

Tuttavia è da prendere in considerazione anche l’aiuto di un buon maestro. Con il fai da te si potrebbero presentare ostacoli insormontabili e venire a mancare magari alcune basi fondamentali, ovvero le eventuali colonne portanti delle tue conquiste. A chi conosce la teoria musicale non capiterà più, ad esempio, di dire “se prendo una chitarra e leggo le tabs riesco ad andare alla grande, mentre se provo a leggere uno spartito non riesco neanche a vedere da dove cominciare!”.

Conoscere gli accordi e non sapere come si ottengono è una grossa limitazione, perché una corretta comprensione sulla loro formazione ti permette di conoscere ciò che fai. Inoltre avrai la possibilità di formare nuove posizioni che mai hai avuto occasione di conoscere nella grafica!

L’aiuto di un buon maestro

Queste sono certamente le cose principali da definire ed aggiungo che l’aiuto di un buon maestro per imparare la chitarra può rendere la cosa assai più facile. Infatti egli vorrà essere informato sulle aspirazioni dell’allievo e quindi mettere a disposizione tutta la propria esperienza per la pianificazione dello studio.

Un autodidatta che già da qualche mese suona la chitarra, quando prova ad eseguire un brano il cui risultato non lo soddisfa affatto si troverà di fronte ad un irrisolvibile problema. Perché non riesce ad eseguirlo nella giusta maniera? Potrebbe trattarsi di difetto tecnico della mano destra, o della sinistra, oppure di un accento errato, della ritmica invertita, della male interpretazione del pezzo, di fattori dinamici, di concentrazione, … ecc..

Chi glielo fa capire? Quindi, per imparare la chitarra. concedetevi un po’ di tempo per delle preventive riflessioni … soltanto voi siete a conoscenza del vostro obiettivo … una volta stabilito partite decisi!

Quattro chiacchiere tra noi per la pianificazione dello studio

Premessa

Quello che cerchiamo di pianificare – lo studio della chitarra – è un linguaggio vero e proprio, e per essere “pignoli”, occorre che l’apprendimento non tralasci le “regole” affinché il suonatore cerchi di esprimersi sempre nel modo migliore.

Purtroppo gli elementi da tenere a cui dare la massima importanza, come già da sopra accennato, sono tantissimi. Ricordiamo tra questi la Teoria della musica, l’armonia, il saper leggere con disinvoltura gli spartiti, le varie tecniche (cioè la giusta tecnica da scegliere), l’improvvisazione e l’ear traning. Quest’ultimo si può spiegare come un percorso preordinato, che iniziando da zero prevede esercizi semplicissimi che via via si fanno sempre più duri, allo scopo di sviluppare orecchio. Insomma, l’ear training, serve a perfezionare la raffinatezza del gusto e quindi a distinguere le varie bellezze (ma anche gli obbrobri) delle melodie e delle armonie. Con lo sviluppo dell’ear training si arriva a percepire anche le piccole differenze tonali nei suoni delle scale e negli accordi.

Lo studio per imparare la chitarra deve essere seriamente pianificato dall’allievo su consiglio dell’insegnante. Non esistono segreti e, quindi, la cosa più importante è quella di impiegare bene il tempo che dedichiamo allo studio.

Allora cosa fare per imparare la chitarra?

Molti suonatori danno troppa importanza alla ricerca e, quindi, all’acquisto della “chitarra ideale”, tralasciando invece gli elementi che sono alla base del nostro modo di suonare, cioè il “sentimento”, la “ragione” ed il “corpo”, intendendo per quest’ultimo non solo le mani ma anche la postura (schiena, spalle, braccia, polsi …).

Il “sentimento” nello studio della musica

Dal sentimento, come solitamente si dice “dal cuore”, nasce la passione e le varie vibrazioni dell’anima. Il suono che esce dalla chitarra è espressione del nostro sentimento, che nasce e si sviluppa nel tempo.

Il sentimento ha la bellezza di essere spontaneo ed è testimone della nostra natura umana. Il regolare studio, integrato con l’amore per la musica e per il nostro strumento, ci permette di esprimere ciò che abbiamo nel cuore, ciò che anima i nostri sentimenti, ciò che ci distingue dai suonatori che con i loro virtuosismi di super velocità incantano la gente. Con quest’ultima affermazione non voglio assolutamente attaccare i chitarristi con mani veloci, perché la velocità e la “super velocità” sono fattori molto importanti.

La “ragione” nella chitarra

La ragione ci permette di pianificare il nostro studio con razionalità, che molto spesso dobbiamo farlo con consigli di chi ne sa più di noi. Studiare con il “fai da te” può essere pericoloso perché – prendendo uno fra i numerosissimi casi – se si insiste su un esercizio sbagliando un passaggio quest’ultimo diventa una “colonna portante” della nostra formazione! E ce lo troviamo davanti assai spesso come un maglio che ci grava sulla testa.

Il corpo nella chitarra

Al posto della parola “corpo” avrei potuto scrivere “le mani ed alte parti importanti del corpo”. Non l’ho fatto perché la postura è una delle colonne portanti per i suonatori di chitarra. Ci sono infatti, in queste pagine, articoli appositi sulla postura e sull’importanza della posizione della schiena, delle spalle, braccia, polsi, gambe, ecc. Soffermiamoci per adesso sulla cosa più importante: le mani. L’esercizio giornaliero cadenzato ci aiuta a sviluppare dinamica e velocità.

Cosa studiare per diventare un “completo” chitarrista?

L’essenziale! Ma per essenziale, purtroppo, si intende apprendere tantissime cose!

  • Dopo i primi approcci di base occorre studiare le scale musicali: le Scale maggiori, minori, diminuite, pentatoniche ed esatonali – nelle 12 tonalità – e le loro variatissime posizioni sulla tastiera.
  • Gli indispensabili accordi maggiori, minori e di settima in tutte le tonalità ma anche le altre molteplici combinazioni di note.
  • Gli arpeggi a tre, quattro, cinque voci, ma anche quelli che coinvolgono tutte e sei le corde della chitarra.
  • L’Armonizzazione delle scale maggiori e minori.
  • La lettura della musica.
  • Entrare nel mondo dei cromatismi.
  • Ear training e trascrizioni per chitarra.
  • Studio degli intervalli nelle varie tonalità.
  • Studio dell’improvvisazione, creatività e composizione.
  • Aggiunta di brani nel proprio repertorio, che deve crescere mese dopo mese. Eh no! Non si può aggiungere un brano al giorno! Cercate di farlo, sì, ma lasciando da parte l’ansia e la fretta! Quindi vi accorgerete che ogni brano va accuratamente studiato e, per raggiungere ottimi risultati, occorre tempo!
  • Pazienza e Passione! Passione e Pazienza! Pazienza e Passione! E TANTO ,TANTISSIMO… AMORE!

Domanda a bruciapelo

Domanda a bruciapelo sulla teoria della musica: “Su quali scale si basano le tonalità?”

Risposta: le tonalità si basano sulle scale maggiori e su quelle minori. Nella scala maggiore compaiono cinque intervalli da un tono e due intervalli da un semitono. Questi sono disposti nella seguente sequenza, come ad esempio per la scala di Do maggiore: Do + 1 tono = Re + 1 tono = Mi + 1 semitono = Fa + 1 tono = Sol + 1 tono = La +1 tono= Si + 1 semitono = Do.

Nella scala minore compaiono tre intervalli da un tono, un intervallo da un tono e mezzo e tre intervalli da un semitono. Questi sono disposti nella seguente sequenza, come ad esempio nella scala di La minore: La + 1 tono= Si + 1 semitono = Do + un tono = Re + 1 tono = Mi + 1 semitono = Fa + 1 tono e mezzo = Sol# + 1 semitono = La. La scala che abbiamo considerato è quella melodica ascendente.

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