Testo e accordi di Mio fratello è figlio unico di Rino Gaetano

La canzone di Rino Gaetano

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Informazioni generiche sulla canzone

Foto di Rino Gaetano
Un’immagine di Rino Gaetano (foto di Obbino)

“Mio fratello è figlio unico”, scritta e lanciata nel 1976 da Rino Gaetano, possiamo considerarla  come un invito ad essere sempre se stessi.

Il brano di Rino parla di Mario, un uomo che pur seguendo le mode – senza accanimento – ragiona con la propria testa.

Trattasi di una delle canzoni più popolari di Rino Gaetano, che ci emoziona facendoci fare un bellissimo salto indietro nel tempo. Proprio così: ci emoziona! La voce di Rino appare schietta e sincera, proveniente dal cuore. Ascoltandola ci accorgiamo che non si tratta di strofe finte e ipocrite ma di versi pieni di significato, che hanno sapore di storia.

Io stesso, che ho vissuto gli anni Settanta, ogni volta che l’ascolto vengo proiettato in quell’epoca.

La canzone in esame appartiene all’omonimo album (il secondo) di Rino Gaetano.  Rolling Stones (una rivista statunitense di musica, politica e cultura popolare) l’ha inserito nella quattordicesima posizione dei “100 dischi italiani più belli di sempre”.

Come è concepito il testo

Il testo del brano di Rino è concepito in base ad un insieme di luoghi comuni, tipici dei ragazzi degli anni Settanta. All’epoca lo stereotipo della “normalità” era quello di seguire determinate mode e viverle come regole di vita quotidiana.

“Chi non è andato a sfogare i propri istinti con donne di facili costumi?” Poi “Chi non ha preso il treno rapido per spostarsi da una città all’altra?” E poi ancora  “Chi non ha avuto paura ad affrontare un intervento chirurgico?” Beh Mario, cioè Rino, che si definisce “figlio unico” lontano dalle mode e dai luoghi comuni, è indipendente e si concede il lusso di vivere la vita con la propria testa.

Tuttavia Mario si sente solo e non riesce ad inserirsi in quella società, colma di cliché e di regolette quotidiane, che ognuno segue e assimila.

Per saperne di più su Wikipedia.

Il testo di del brano di Rino Gaetano

Perché non ha mai trovato il coraggio d’operarsi al fegato
E non ha mai pagato per fare l’amore
E non ha mai vinto un premio aziendale
E non ha mai viaggiato in seconda classe
Sul rapido Taranto-Ancona
E non ha mai criticato un film
Senza prima, prima vederlo

Mio fratello è figlio unico
Perché è convinto che Chinaglia
Non può passare al Frosinone
Perché è convinto che nell’amaro benedettino
Non sta il segreto della felicità
Perché è convinto che anche chi non legge Freud
Può vivere cent’anni
Perché è convinto che esistono ancora
Gli sfruttati malpagati e frustrati

Mio fratello è figlio unico
Sfruttato, represso, calpestato, odiato
E ti amo Mario
Mio fratello è figlio unico
Deriso, frustrato, picchiato, derubato
E ti amo Mario

Mio fratello è figlio unico
Dimagrito, declassato, sottomesso, disgregato
E ti amo Mario
Mio fratello è figlio unico
Frustato, frustrato, derubato, sottomesso
E ti amo Mario
Mio fratello è figlio unico
Deriso, declassato, frustrato, dimagrito
E ti amo Mario
Mio fratello è figlio unico
Malpagato, derubato, deriso, disgregato
E ti amo Mario

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