Non stendete sulla tela soltanto il colore “bello”

accostamento di colori: dipingere al di là della tecnica
Dipingere al di là della tecnica, col cuore e l’emozione

Accostamento di colori e alla ricerca del colore bello: una tela bianca ha un bel colore perché a me piace molto il bianco! Bah!

Una tela dipinta con un solo colore – il rosso – a me piace perché considero il rosso un bellissimo colore! Bah!

Potrei continuare all’infinito perché i colori che mi piacciono sono infiniti. Ma che senso avrebbe avere su una tela un solo colore?

Accostare i colori ma con gusto

Quello che conta, invece, è l’accostamento di un colore all’altro, perciò, se una serie di colori belli, io li impiegassi su un mio dipinto, dovrei ottenere un quadro bellissimo. Niente di più sbagliato. Perché sarebbe come fare un pollaio con tutti galli, o un Impero con tutti Imperatori, o un regno con tutte regine: le categorie si farebbero la guerra a vicenda.

Accostamento di colori: i colori di un quadro sono tra essi in continuo confronto, gli uni agli altri. Se volete far risaltare un colore bello dovrete avvicinargli un colore un po’ più brutto.

Dal momento che il bello e il brutto è assai difficile – direi impossibile – da stabilire, invece di parlare di “bello e di brutto”, bisognerebbe parlare di forza coloristica e di forza chiaroscurale.

Volete far risaltare una figura bianca? circondatela con un colore nero!

Volete far risaltare una figura rossa? Accostate ad essa il verde, suo complementare. Ma facendo questo, a quali risultati arrivereste? Ad una conclusione puramente scientifica che nulla avrebbe a che vedere con l’armonia coloristica e quindi con il gusto.

Accostamento di colori: quelli belli e quelli brutti

A cosa volevo arrivare?

A questo: non impiegate nella vostra tavolozza soltanto colori di vostro gradimento, perché farebbero a pugni tra essi. Insieme a quelli che vi piacciono, affiancateci anche quelle moltitudini di grigi che tanto servono a far risaltare gli altri colori.

Insistete molto sul chiaro scuro delle gamme grigie, perché sono quelle che permettono l’inserimento e l’accostamento di una svariatissima – direi infinita – varietà di colori, anche allo stato puro, senza che l’armonia generale della struttura pittorica ne venga compromessa.

Naturalmente i colori allo stato puro non li impiegherete in grandi zone, perché, facendo questo, diventerebbero predominanti. L’ho più volte ripetuto in questo corso di Pittura.

Diciamo allora che i colori che vi piacciono dovranno fare da solisti, in un contesto gradevolmente armonioso, ove non regni la guerra.

Quindi … i grigi – anche quelli ottenuti chiudendo gli occhi e mescolando più colori – sono indispensabili nella stesura pittorica. Usateli sempre!

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