La scala pentatonica maggiore sulla chitarra

Caratteristiche della scala

Il perché del nome “pentatonica”

Il termine stesso “scala pentatonica” fa capire che questa scala ha qualcosa a che vedere con il numero cinque.

Infatti sono cinque le note che si susseguono nella pentatonica. La più comune è quella maggiore con la seguente sequenza di note “DO – RE – MI – SOL – LA”.

Osservandola bene vediamo che le cinque note seguono la stessa sequenza della scala naturale con il salto della Quarta, e cioè “Prima, Seconda maggiore, Terza maggiore, Quinta giusta, Sesta Maggiore”.

I tasti neri del pianoforte

A questo punto il gioco è fatto per tutte le scale. Prendiamo il caso di voler costruire la scala pentatonica in Fa diesis maggiore. Avremo perciò la sequenza di Fa# – Sol#, La#, Do# – Re#. Non vi dice nulla questa scala? È la famosa scala dei tasti neri del pianoforte.

Qui 7 scale pentatoniche maggiori ordinate per quinte

In questa pagina sono rappresentate sette scale pentatoniche maggiori ordinate per quinte.

Dopo le scale maggiori in tonalità di Do e di Sol (sequenza per quinte), vengono – in ordine crescente di un diesis – il Re, il La, il Mi, il Si ed il Fa#.

La tonalità di Re avrà un diesis, quella di La due diesis, quella di Mi tre diesis, ecc. Riflettendoci bene – e raffrontando queste scale con quelle a sette note – ci accorgiamo che ogni tonalità si trova in difetto di un diesis, che è quello della Sensibile mancante.

I modi della scala

Ogni scala pentatonica, ha dentro di sé 5 scale diverse (naturalmente intese come posizione sulla tastiera, dal momento che ogni scala pentatonica può iniziare da una delle cinque note che la compongono), dette MODI e numericamente ordinati nella seguente maniera:

  1.  I° MODO = Do – Re – Mi – Sol – La – Do
  2. II° MODO = Re – Mi – Sol – La – Do – Re
  3. III° MODO = Mi – Sol – La – Do – Re – Mi
  4. IV° MODO = Sol – La – Do – Re – Mi – Sol
  5. V° MODO = La – Do – Re – Mi – Sol – La

I cinque modi descritti si possono trasportare in tutte le tonalità.

Le scale viste sulla tastiera della chitarra

scala pentatonica maggiore in tonalità Do
La scala  pentatonica maggiore in tonalità Do. Nella tastiera della chitarra sono raffigurate le note di Do – Re – Mi, Sol – La.
scala pentatonica maggiore in tonalità Sol
Scala  pentatonica maggiore in tonalità Sol. Nella tastiera della chitarra sono raffigurate le note di Sol – La – Si – Re – Mi.
scala pentatonica maggiore in tonalità Re
La scala  pentatonica maggiore in tonalità Re. Nella tastiera sono raffigurate le note di Re – Mi – Fa# – La – Si.
La scala pentatonica maggiore in tonalità La
Scala  pentatonica maggiore in tonalità La. Nella tastiera sono raffigurate le note di La – Si – Do# – Mi – Fa#.
scala pentatonica maggiore in tonalità Mi
La scala  pentatonica maggiore in tonalità Mi. Nella tastiera sono raffigurate le note di Mi – Fa# – Sol# -Si – Do#.
scala pentatonica maggiore in tonalità Si
Scala  pentatonica maggiore in tonalità Si. Nella tastiera sono raffigurate le note di Si – Do# – Re# – Fa# – Sol#.
scala pentatonica maggiore in tonalità Fa diesis
La scala  pentatonica maggiore in tonalità Fa diesis. Nella tastiera sono raffigurate le note di Fa# – Sol#- – La#  -Do# – Re#.

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Questo articolo ha 6 commenti

  1. Mari

    Domanda di recupero 🙂
    Scala pentatonica minore, modo eolio, 5° forma, in posizione di LA sulla corda di Mi basso, praticamente sono la stessa cosa?
    e poi le 5 diteggiatura sui suoi gradi, partendo dal 5° tasto di La corda Mi Basso; 6° Re… poi Mi, Sol sono mobili in giù e in su per il manico con la medesima diteggiatura? e che nome prendono così facendo?
    Fatto 🙂

    1. Stefano Busonero

      Non ho ben capito la domanda. Comunque, cambiando il modo non cambia il percorso delle dita sulla scala. La differenza sta nella nota iniziale, che cambia in ogni modo. Se, ad esempio, nel modo ionico mi trovo a partire con il dito n° 2, in quello dorico partirei con 4. La diteggiatura rimarrà sempre la stessa.

  2. gianpiero

    essendo pentatonica la prima diteggiatura di do non devo per forza suonare il basso a vuoto giusto?

    1. Stefano Busonero

      Giusto, perché partendo dal LA eseguiresti un altro modo (V° MODO = La – Do – Re – Mi – Sol). Comunque la tonalità non cambia!

  3. gianpiero

    ciao. in ogni scala qualsiasi maggiori, minori, blues ecc quando improvviso devo sempre iniziate e concludere l’assolo sulla nota che corrisponde la scala?

    1. Stefano Busonero

      La cosa è molto sfaccettata. Certamente puoi iniziare con una nota dell’accordo ma, se vuoi, puoi iniziare da qualsiasi altra nota tenendo conto dei tempi forti e deboli. Meglio terminare con la nota che ha il nome dell’accordo accordo ma, volendo, anche con altre note dell’accordo principale, soprattutto quando si effettua una doppia melodia.

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